Manifesto degli studi
La finalità del percorso di studio e di ricerca consiste nel formare esperti di elevata
preparazione storica, che possano inserirsi in istituzioni accademiche, scolastiche,
archivistiche, culturali e della comunicazione oltre che nella pubblica amministrazione, negli organismi europei e internazionali. L'obiettivo è quello di formare esperti con elevato grado di competenza nei diversi settori in cui si articola il dottorato, ma anche con una preparazione interdisciplinare di ottimo livello.
Al Dottorato afferiscono due curricula:
- CIVILTÀ DEL MEDITERRANEO IN ETÀ PRECLASSICA, CLASSICA E MEDIEVALE
Oggetto di studio di questo ambito sono le civiltà del Mediterraneo, luogo privilegiato dell'incontro e di raccordo culturale, a partire dalla remota antichità dei grandi imperi dell'Oriente, fino a tutta l'età medievale. Qui per millenni convissero identità diverse le quali, mediante un complesso processo di osmosi, precisarono e modificarono di volta in volta gli equilibri politici come pure gli ambiti culturali. In questo quadro dinamico si rivelano sempre meno adeguati sia il tradizionale approccio 'classico-centrico' sia una rigida frammentazione settoriale della ricerca: è infatti sempre più evidente come lo studio delle civiltà del Mediterraneo antico e medievale non possa che essere studio di differenziate espressioni culturali, alla luce di strumenti diversi e complementari quali sono esplicitamente indicati nell'articolazione curricolare.
Nell'ambito di questo ambito di ricerca del dottorato ci si propone – con l'apporto di docenti impegnati da decenni nello studio specialistico di discipline come la storia antica e medievale, l'archeologia e la storia dell'arte, l'orientalistica – di offrire un percorso didattico-scientifico che consenta al dottorando di avere idee non convenzionali su una storia del Mediterraneo
che non può essere semplicisticamente ricondotta ad ambiti settoriali ma deve essere basata su un elevato grado di interdisciplinarità.
L'obiettivo è quello di formare esperti con elevato grado di competenza nei diversi settori in cui si articola il dottorato, ma anche con una preparazione interdisciplinare di ottimo livello; i futuri Dottori di ricerca, italiani e stranieri, saranno in grado anche di formare esperti in storia, conservazione e valorizzazione dei beni culturali nei diversi paesi mediterranei, e non solo.
- SOCIETÀ, POLITICA E ISTITUZIONI IN ETA' MODERNA E CONTEMPORANEA
All'interno di questo ambito di ricerca, la possibilità di lavorare sui tempi lunghi della storia, a cavallo di tradizionali cesure periodizzanti, con riferimento agli esiti di fenomeni complessi in spazi plurimi, permette di formare capacità di analisi multidisciplinare e interdisciplinare, nonché di sviluppare particolari sensibilità interpretative. Tali capacità e sensibilità saranno verificate e
valutate periodicamente – oltre che a livello tutoriale – attraverso la partecipazione attiva a conferenze, convegni nazionali e internazionali, seminari e cicli di lezioni, workshops/ateliers, destinati a porre a confronto i progressi dell’attività individuale di ricerca con consolidati filoni di studio e con i più nuovi cantieri di lavoro storiografico.
Complessivamente la finalità del percorso di studio e di ricerca consiste nel formare esperti di elevata preparazione storica che possano adeguatamente inserirsi in istituzioni accademiche, culturali e della comunicazione oltre che nelle pubbliche amministrazioni, negli organismi europei e internazionali, in particolare della cooperazione e dello sviluppo.
Il Dottorato, che ha come riferimento le aree umanistica e politico-sociale, assicura una formazione storico-comparativa ad ampio spettro. Permette di maturare l'apprendimento e di svolgere analisi sui processi storici in una dimensione plurisecolare, dall'età preclassica all'età contemporanea, negli spazi europei ed extraeuropei. Gli approcci di ricerca rimandano in modo particolare al metodo storico comparativo e si caratterizzano per una spiccata interdisciplinarietà.
Il progetto culturale contempla come campi di ricerca:
- la Storia e le culture del Vicino Oriente antico preclassico;
- la Storia e la storiografia antica in età classica;
- l'Archeologia, la topografia e la storia dell'arte greca, etrusco-italica, romana;
- la Storia e la civiltà del Medioevo greco-latino;
- la Storia moderna e contemporanea;
- la Storia costituzionale e amministrativa;
- la Storia e la politica dell'integrazione europea;
- la Storia dell'Africa e dell’Asia.
I dottorandi intratterranno un rapporto costante e formativo con un docente designato dal collegio che avrà la funzione di supervisore per guidarlo nella sua ricerca individuale. Ai supervisori saranno affiancati uno o più co-supervisori, italiani o stranieri, scelti anche al di fuori del Collegio dei Docenti. Il tema della ricerca e il supervisore saranno individuati nel corso del primo anno.
Oltre al supervisore, tutti i docenti saranno impegnati nella verifica delle attività e delle ricerche dei dottorandi attraverso incontri periodici di cadenza annuale, da tenersi nel mese di settembre in occasione dell’ammissione agli anni successivi, e la diffusione di relazioni scritte da parte dei dottorandi al Collegio dei Docenti.
Per favorire la crescita scientifica dei dottorandi, senza limitarne le attività di ricerca, l’impegno didattico dei dottorandi – pari a 180 CFU – è così suddiviso:
– 150 CFU per elaborazione tesi e altre attività formative;
– 30 CFU per attività didattica obbligatoria frontale e seminariale (di cui almeno 6 CFU di didattica trasversale).
ATTIVITÀ DIDATTICA OBBLIGATORIA
La didattica obbligatoria sarà in presenza, per garantire e stimolare la crescita dei dottorandi come membri della comunità scientifica, attraverso la conoscenza e il confronto tra i dottorandi stessi e l’avvio di relazioni scientifiche nazionali e internazionali con i docenti.
Le lezioni, nel complesso in lingua inglese, sono svolte da membri del Collegio dei Docenti e da studiosi ed esperti ospiti di elevato profilo, italiani e stranieri, provenienti dal mondo accademico, da enti di ricerca e da istituzioni culturali e sociali. Sono previste inoltre lezioni ‘trasversali’ organizzate dai Dottorati dell’Ateneo nell’ambito – e con il benestare – della SAFD.
Articolazione dell’attività (XL CICLO):
I ANNO (15 CFU)
I dottorandi sono tenuti a seguire corsi per complessivi 14 CFU (56 ore di lezione),
articolati nel modo seguente:
a) 32 ore di didattica frontale (8 CFU), dedicata alla metodologia della ricerca storica. Particolare attenzione sarà dedicata alle questioni concernenti l’impiego critico degli apparati documentari propri di ciascuna delle aree di studio incluse nel dottorato, curando che la trattazione di specifici contesti storiografici evidenzi nello stesso tempo le caratteristiche comuni che connotano il lavoro dello storico al di là di specializzazioni disciplinari, partizioni cronologiche e distinzioni d’area geografica.
b) 24 ore di lezioni trasversali dottorali di Ateneo (6 CFU) relative alla valorizzazione e disseminazione dei risultati, della proprietà intellettuale e dell'accesso aperto ai dati e ai prodotti della ricerca. I dottorandi devono frequentare il corso in Academic Publishing in the Humanities o, se non impartito, un altro corso trasversale dottorale d’Ateneo, tra quelli organizzati dalla SAFD.
I dottorandi di primo anno sono tenuti a presentare un elaborato scritto (1 CFU), di circa 20.000 caratteri, su uno degli argomenti affrontati durante le lezioni, possibilmente diverso dal tema di ricerca della tesi di dottorato.
II ANNO (10 CFU)
I dottorandi devono seguire corsi per complessivi 10 CFU (40 ore di lezione):
a) 20 ore di didattica in due cicli di seminari specifici, aventi ciascuno per oggetto un tema scelto dal Collegio; i dottorandi sono tenuti a seguire il ciclo relativo al loro ambito di studi.
È previsto un ciclo di seminari per ogni curriculum:
- “Questioni di storia antica” per il curriculum Civiltà del Mediterraneo in età preclassica, classica e medievale Il corso affronterà ogni anno una tematica storico-culturale differente relativa al mondo antico (es. ideologia della regalità, problematiche relative all'organizzazione del territorio e alla gestione del potere, interazione tra religione e politica, ecc.), analizzandola secondo le diverse metodologie di ricerca proprie degli indirizzi di studio del settore antichistico (Vicino Oriente antico preclassico; Storia e storiografia antica in età classica; Archeologia, topografia e storia dell'arte greca, etrusco-italica, romana) e favorendo la partecipazione diretta dei dottorandi, cui saranno affidate, a seconda dell'argomento del loro progetto di ricerca, alcune delle ore di lezione.
- “Questioni di storia moderna e contemporanea” per il curriculum Società, politica e istituzioni in età moderna e contemporanea Il corso analizzerà una serie di temi rilevanti per lo studio della storia del mondo moderno e contemporaneo, soffermandosi sulle prospettive di ricerca che caratterizzano le più recenti tendenze storiografiche. In particolare, categorie come rivoluzione/controrivoluzione sul lungo/lunghissimo periodo e spazi intersecati come il Mediterraneo e l'Atlantico potranno essere oggetto di specifici approfondimenti alla luce di recenti laboratori storiografici. Le lezioni, prevalentemente a carattere seminariale, prevedono la partecipazione attiva dei dottorandi.
b) 10 ore di lezioni appartenenti al ciclo di seminari dell’altro curriculum.
c) Le restanti 10 ore di attività didattica devono essere coperte attraverso la frequenza di seminari specialistici volti ad approfondire problematiche concernenti la ricerca storica, quali, per es. le biografie e autobiografie nella storia, la teoria e la storia della storiografia, il revival della microstoria, la storia culturale, nonché i cantieri di lavoro di alcune riviste accademiche di storia.
III ANNO
I dottorandi devono seguire lezioni/seminari per raggiungere 5 CFU (20 ore di lezione). Hanno libertà di scelta sia nell’ambito dell’offerta didattica obbligatoria del primo e secondo anno sia tra i corsi trasversali dottorali d’Ateneo, organizzati dalla SAFD.
FREQUENZA
La frequenza alle attività formative obbligatorie sarà documentata dalla raccolta firme.
Le lezioni comuni e i cicli di seminari si svolgeranno di norma nel mese di febbraio.
ASSENZE
Le assenze saranno giustificate, a fronte di una idonea documentazione, nelle seguenti ipotesi: a) malattia del dottorando; b) caso fortuito o forza maggiore. In tali
casi, il dottorando dovrà concordare con il supervisore e il coordinatore le attività
formative sostitutive.
DOTTORANDI STRANIERI CON BORSA NON FINANZIATA DA UNIPV
Eventuali dottorandi stranieri con borsa non finanziata dall’Università di Pavia potranno concordare l’attività didattica all’inizio di ogni anno accademico con il coordinatore e con il supervisore.
PERIODO FORMATIVO OBBLIGATORIO ALL’ESTERO
A partire dal 33° ciclo, i dottorandi sono tenuti di norma a condurre 12 mesi di ricerca e/o attività curricolari formative all’estero. La sede e le attività vanno concordate con il supervisore e approvate dal Coordinatore e dal Collegio Docenti.
ATTIVITÀ DIDATTICA FACOLTATIVA
La didattica facoltativa, concordata dai dottorandi con i rispettivi supervisori, contribuirà a garantire e stimolare la crescita dei dottorandi come membri della comunità scientifica, nazionale e internazionale, attraverso la partecipazione (anche in qualità di relatori) a congressi e/o workshop e/o presentazioni di libri e/o scuole di formazione dedicate, nazionali e internazionali. I dottorandi saranno informati di attività scientifiche pertinenti ai diversi ambiti attraverso la pagina web del dottorato.
Nell’attività didattica facoltativa rientra anche il corso seminariale internazionale tenuto dal prof. D’Alfonso, membro del Collegio dei Docenti del Dottorato. In base a un accordo tra New York University e UNIPV, il prof. d'Alfonso insegna ogni autunno un corso di tipo seminariale di 42 ore in inglese a livello graduate (per gli Stati Uniti significa aperto a studenti del II e III ciclo), pensato per gli studenti di antichistica, solitamente incentrato su aspetti di metodo (aspetti materiali del culto; territorialità e confini; profitto e diseguaglianza), con casi di studio incentrati sul Mediterraneo orientale. Al corso partecipano annualmente dottorandi del NYC Consortium (NYU,
Columbia, CUNY etc.) e studenti della LM in inglese MEDARCH (seminario elettivo).
ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE
La formazione potrà comprendere la progettazione e organizzazione da parte dei dottorandi, anche con il sostegno di membri del Collegio dei Docenti, di summer e/o winter schools, PhD symposia e Student Conference.
Per favorire il consolidamento della comunità di studenti di dottorato, i supervisori potranno inoltre prevedere ‘incontri di discussione’: momenti formativi di presentazione dei risultati della ricerca tra dottorandi, anche di diversi cicli, impegnati in ambiti di ricerca comuni.
COMPETENZE LINGUISTICHE
Tutti i dottorandi, italiani e stranieri, saranno tenuti a perfezionare la conoscenza della lingua inglese parlata e scritta.
La conoscenza della lingua italiana non sarà richiesta ai dottorandi in ingresso. Nel corso del triennio sarà apprezzata l’acquisizione di una conoscenza almeno passiva della lingua italiana.